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Natività in ghianda

Immagine del redattore: afg.ilsognodelpresepeafg.ilsognodelpresepe

Graziosa Natività in resina colorata collocata all'interno di una ghianda.

Tutti sappiamo che la ghianda è il cibo prevalente o abituale di scoiattoli, picchi, cinghiali, orsi, maiali. E fanno bene a cibarsene, perchè le ghiande contengono nutrienti importanti, praticamente tutto quello che serve: proteine, carboidrati, grassi, minerali e vitamine.

Ma mai penseremmo che le ghiande sono un cibo da mettere a tavola. E ci sbagliamo.

Nella storia, la ghianda ha avuto un ruolo determinante, soprattutto in periodi di carestia, o nelle classi più povere. Non veniva consumato in quanto quale, ma utilizzato per produrre farina.

Il sapore? Sembra ricordi quello delle castagne. Beh, forse sembrerà strano, ma la farina ben macinata e tostata è stata utilizzata in periodi bellici, e tuttora ancora in alcuni paesi, per fare una bevanda simile al caffè. Nella tradizione contadina sarda, con la farina della ghianda si può fare dell’ottimo pane. Ma anche biscotti e torte.

La ghianda ha una forte simbologia mitologica e spirituale.

Nella mitologia celtica aveva un ruolo rilevante. Era simbolo di immortalità e fecondità. I Druidi la mangiavano per ricavarne doti profetiche.

Nella tradizione ebraica era un frutto sacro e in molti popoli antichi veniva indossata come un amuleto per una protezione in termini di salute e vigore.

La ghianda era simbolo di vita, fertilità e virilità

 
 
 

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